giovedì 7 febbraio 2013

Gli ultimi saranno i primi. Davvero?

Un qualunque giorno di febbraio.
In fila dentro una tabaccheria per fare una ricarica al telefonino.
Davanti a me, tra gli altri, un ragazzo di colore.
Certamente vive al centro di accoglienza qui vicino.
Si gira, lo vedo.
Sulla guancia sinistra tre cicatrici, simili al graffio di un forcone.
Gli occhi così bianchi e così grandi.
Che ci fai qui, tu?
Con questi nove gradi che io percepisco come inverno gelido...
Da dove vieni? 
Per cosa hai lasciato il tuo sole? 
Per la tua vita? Per i tuoi sogni? Per la tua famiglia?
Cosa sognavi quando sei partito?
Cosa hai trovato?
Che cosa farai, adesso?
Cosa faremo noi per te, adesso?




 

1 commento:

  1. Fede, le tue riflessioni sono sempre così profonde...un abbraccio. NI

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