giovedì 4 ottobre 2012

La Rete in Rosa - La Mia Esperienza


C'ero una volta io.
Ma siccome IO non è un personaggio delle fiabe dirò: c'era una volta una principessa.
Questa principessa viveva una vita felice nel suo castello, aveva 17 anni e al mattino andava al liceo a cavallo del suo motorino azzurro, rideva e si divertiva un sacco a scuola, l'orizzonte della vita era tutt'intorno a lei, il bello doveva ancora cominciare ed c'era un futuro pieno di possibilità.
Una sera, prima di cena, la principessa stava facendo la doccia e come sempre, ci metteva un'eternità perchè adorava stare sotto l'acqua calda. 
Mentre si copriva di schiuma per sentire il profumo di mandorle, si pietrificò.
Aveva toccato una cosa inconsueta in un posto dove non ci doveva stare nient'altro che pelle e carne!
E questa cosa era ben definita, e stava lì come se ci fosse sempre stata...
Ma la principessa poteva giurare che prima non c'era...
Furono chiamati il re e la regina che, il mattino seguente, condussero la carrozza presso la magione in cui si trovava un bravo dottore. 
Il dottore visitò la principessa e disse alla famiglia reale: dobbiamo operare perchè la posizione di questa cosa è veramente insolita e non possiamo aspettare che muti di forma e di natura.
La principessa era terrorizzata, per toglierle quella cosa dovevano aprire il suo corpo in un punto strano, nel punto esatto da cui i neonati vengono nutriti, e lei pensava di restare sfigurata.
Ma il bravo dottore la rassicurò, le disse che sarebbe stato un mago, che non avrebbe lasciato tracce e che tutto sarebbe tornato normale e presto!
La principessa si fidò, si mise nelle mani del bravo dottore e dopo qualche settimana arrivò il messo con il risultato istologico: non era cattiva, quella cosa, ma doveva essere tolta.
Tutti tirarono un sospiro di sollievo e la vita riprese come prima.
Fino al giorno in cui la principessa compì 22 anni. 
Tutto si ripetè come prima. la stessa angoscia, ma molte più domande. Stavolta i reali andarono da un medico speciale che disse: queste cose strane che alloggiano nel tuo seno nascono buone ma possono diventare cattive senza che ce ne rendiamo conto, quindi dobbiamo farle andare via nel momento in cui iniziano a bussare per uscire fuori. 
Al compimento del suo ventiseiesimo anno di vita arrivò un altro ospite inatteso e venne detta una frase strana, che la principessa no ha mai più dimenticato: "Possiamo organizzare una ricostruzione plastica del seno, è una possibilità".
Da quel giorno la principessa ha subito un altro intervento e il prossimo è da programmare.
Da quando aveva 17 anni la principessa vive sapendo che, quando si controlla il seno potrebbe essere il momento di correre dal bravo dottore. 
Quella cosa strana potrebbe diventare cattiva anche solo a causa dello stress, e la vita è sempre in bilico tra benessere e malattia. 
Sa bene che significa chiudere gli occhi su un lettino di sala operatoria e vedere le cicatrici . 
Sa bene che ci sono donne a cui la vita ha riservato un destino peggiore, ed è proprio quella consapevolezza che le ricorda che è tutto un attimo... 
E' sempre tutto un attimo, e non si può mai perdere la concentrazione su questo.
Per fortuna il marito della principessa l'aiuta a tenere sotto controllo quella cosa cattiva e la scuote se lei si dimentica di esserne consapevole. 
Perchè a volte lei fa finta che quella cosa non ci sia, per cercare di ricordarsi com'era prima di avere 17 anni, quando le parole: Prevenzione - Seno - Chirurgia, riguardavano un mondo lontano lontano.
Le prime dottoresse del nostro corpo siamo noi stesse, fare l'auto-palpazione è la cosa più importante del mondo, notare anche il più piccolo segno sulla superficie della pelle può fare la differenza nella vita di tutte noi principesse!
Difendiamo la nostra vita!
 

11 commenti:

  1. Buongiorno Federica...ci sono molte cose che vorrei dire in questo momento,ma ogni parola mi sembra inadeguata perciò ti dico solo...grazie.
    un abbraccio forte forte Lieta

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  2. Arieccomi,non ho la tua mail...perciò ti ho risposto sul blog!Lieta

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  3. Che dire.... mi aggrego a Lieta pensando che ogni parola sia inadeguata. Un grazie è però doveroso per aver ricordato a tutte le donne che il primo nostro medico siamo noi stesse. Io aggiungerei vogliamoci bene e sfruttiamo la prevenzione.

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  4. Lunghi brividi percorrono il mio corpo...un grazie anche da parte mia per averci raccontato la tua realtà. Con grande lezione di vita ricordi a tutte noi di fermarci... ed ascoltare sempre il nostro corpo.
    Un forte abbraccio
    Monica

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  5. Bisogna volersi bene...e prendersi il tempo per ASCOLTARE il nostro corpo.... La mia mamma ha avuto un cancro maligno al seno (che le hanno asportato)ora per fortuna stà bene... Grazie per aver condiviso la tua esperienza...Bacetti JERRY

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  6. Conosco bene le sensazioni della principessa, sul lettino non ci sono mai stata, ma c'è una pallina lì a destra che un mago tiene sotto controllo...

    Grazie infinite ancora una volta e tieni duro e vedrai che le magie si avvereranno sempre!
    Bacini

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  7. ti abbraccio fortissimo fino a farti male!

    Virginia

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  8. Sono senza parole... mi dispiace! Non riesco a dire altro, perdonami!

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  9. Cara Federica,
    vorrei riuscire a scriverti con la delicatezza e la poesia che ho percepito leggendo il tuo articolo. Mi hai trasmesso tante emozioni e mi hai ricordato una cosa molto importante: l'amore per se stessi! Noi donne dovremmo ricordarlo più spesso! Un caro abbraccio!

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  10. Ciao ho trovato il tuo blog partecipando all'iniziativa La rete in rosa e non ho potuto non leggere le tue parole. Quando accadde a me avevo vent'anni, ricordo anch'io quando mi dissero la frase che hai scritto tu, e la paura quando divenne realtà. Ho provato un'emozione e un brivido che non si può descrivere leggendo le tue parole, ti mando un grandissimo abbraccio e un bacio immenso, e hai ragione, dobbiamo difendere la nostra vita! Grazie per aver condiviso la tua esperienza!

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